Nel finale della quarta stagione di “Falling Skies”, la lotta agli alieni sta per intraprendere una strada clamorosa quando la Second Mass per riprendersi il proprio pia
neta porterà i suoi uomini oltre l’atmosfera terrestre per convertire la potenza degli Espheni sulla Luna.
Questa trama è venuta fuori niente meno che dal produttore esecutivo dello show, un uomo di cui magari avete sentito parlare, come ci dice Noah Wyle: “è stata un’idea del signor Spielberg”. Ecco un’intervista all’attore per sapere tutti i dettagli:
LA TRAMA MISSIONE SULLA LUNA | “La sfida più grande in questa stagione è stata realizzare un qualcosa richiesto da Steven Spielberg ovvero che Tom trovasse il videoproiettore e volasse poi sulla Luna. Oltre al fatto che Lexi doveva essere bionda per essere meglio considerata come un Dio. Così abbiamo preso quelle due richieste e mi sono detto che sarebbe stato difficile. È una tale premessa, un momento del tipo ‘andiamo’”.
“L’unico modo in cui abbiamo pensato che avremmo potuto farla franca era toccare la nostra di incredulità, riconoscere quanto inverosimile ed anche folle fosse. Abbiamo realizzato c’erano altre alternative e ma c’era questa sul tavolo. Quindi, era il mio lavoro [nella scena in cui Tom dichiara di dover andare sulla Luna] mettere in risalto quella nota”.
SULLA CITAZIONE DI TOM DI JOHN F. KENNEDY del 1961 “abbiamo scelto di andare sulla Luna” | “Ho visto la clip di quel discorso ed è un bel discorso. L’ho guardato giusto per avere la corretta cadenza e per quanto possa essere capace, l’accento di Boston è venuto altrettanto bene”.
IL MOMENTO IN CUI ANNE RICHIAMA TOM PER LA SUA ARROGANZA | “Avevamo bisogno di quel qualcosa, un difetto nel carattere di Tom che potesse alla fine divenire un problema. Abbiamo scelto l’arroganza. Per me, dal punto di visto creativo, non è stata la scelta migliore che potevamo fare, non ho mai pensato che Tom fosse arrogante, lo ritengo tale qualche volta dopo una bella vittoria oppure in seguito ad un qualcosa di eccezionale. Per la maggior parte del tempo è un uomo piuttosto umile, in breve è che Mason non vuole mettere nessuno in pericolo, prima di metterci se stesso, è disposto a sacrificarsi. Lui estendo i suoi confini etici barando al sorteggio perché è disposto a fare l’ultimo sacrificio e non vuole davvero chiedere a qualcun altro di farlo. Non lo ritengo un uomo egoista”.
“Ha avuto quella discussione con Anne, nonostante anche in precedenza abbiano avuto un paio di discussioni accese. Ho ritenuto essere molto ben scritto, molto maturo, sembra interessante per tutti quegli uomini e quelle donne che guardano certe situazioni e si rivedono nelle responsabilità nei confronti delle loro famiglie. Sono molto orgoglioso di quelle scene”. Continua a leggere →